Ernia del disco lombare

Quando si presenta un quadro di dolore alla colonna vertebrale che si irradia all’arto inferiore e lo svolgimento delle normali attività quotidiane diventa difficile, se non impossibile, una delle cause potrebbe essere l’ernia del disco.

La colonna vertebrale è costituita dalle vertebre, tra le quali si trova il disco vertebrale che ha la funzione di ammortizzare le sollecitazioni da carico, risultando di estrema importanza nel movimento e nella resistenza della colonna stessa. Il disco è formato da due componenti: una parte esterna, o “Anulo fibroso”, ed una parte interna di consistenza gelatinosa, il “Nucleo polposo”.

Quando si verifica la rottura della parte esterna, il materiale gelatinoso all’interno fuoriesce e può creare una compressione di una radice del nervo sciatico. Il dolore che ne deriva può essere sintomo di una ischemia della radice nervosa o della semplice irritazione da compressione.

 

Cause dell’ernia del disco lombare

Oltre ad una predisposizione genetica le cause principalmente associate sono:

  • l’essere sovrappeso;
  • il fumo;
  • la sedentarietà;
  • i traumi;
  • le posture obbligate ripetute per lunghi periodi.

 

Sintomi principali

Possono iniziare con:

  • dolore lombare irradiato all’arto inferiore;
  • alterazione della sensibilità come formicolio;
  • sensazione di addormentamento fino a completa insensibilità di alcune zone della gamba.

 

Un peggioramento della patologia può portare a una riduzione della forza in alcuni movimenti della gamba o, più frequentemente, del piede.

 

Esami

L’esame più indicato è senza dubbio la Risonanza Magnetica, che permette una diagnosi precisa ed immediata mostrando con estrema chiarezza lo stato del disco vertebrale e l’eventuale compressione sulle radici nervose.

 

Terapia

A seconda dei casi, l’approccio più essere di tipo conservativo o chirurgico.

L’approccio conservativo può essere a sua volta articolato in tre terapie:

  • terapia medica: a seconda dell’intensità del dolore possono essere utilizzati comuni antinfiammatori, corticosteroidi, analgesici o oppiacei spesso associati a rilassanti muscolari.
  • Fisioterapia: in fase iniziale possono risultare utili esercizi di allungamento muscolare, dopo il miglioramento della fase acuta diventano di estrema utilità esercizi di potenziamento muscolare e rieducazione postura le.
  • Ozonoterapia locale: paravertebrale o intradiscale.

 

Per quanto riguarda la chirurgia, gli interventi sono mini-invasivi. Le possibilità sono:

  • Discogel.
  • Rimozione dell’ernia per via endoscopica.
  • Laminectomia mini-invasiva con utilizzo di microscopio.